La conferenza di sabato 11 marzo è orientata ad una riflessione sul futuro dell’Europa.
Ormai da decenni l’Europa è teatro di una crisi che scuote e minaccia tutti gli ambiti del vivere comune: instabilità finanziaria, immigrazione, disoccupazione, spinte nazionalistiche, divisioni scatenate dalle differenze religiose…
È indispensabile trovare visioni alternative all’attuale politica, retaggio di un modello di sfruttamento delle persone e della terra.
Come perseguire un concetto nuovo di economia sostenibile e umana che diventi realmente il principio ispiratore dell’Europa Unita?
Il Prof. Harrie Salman, filosofo e sociologo olandere per la prima volta a Roma, ci parlerà in questo incontro della nuova missione dell’Europa da un punto di vista non solo storico e politico-sociale, ma anche nazionale e individuale.
Il futuro dell’Europa
Ogni individuo può dunque farsi promotore e strumento di tale cambiamento, ma quali sono le responsabilità e le libertà di ciascuno?
Come possiamo trasmettere concetti pedagogici in grado di trasferire competenze per un mondo diverso da quello di oggi alle nuove generazioni?
A queste domande ci sono risposte che possono risvegliare la nostra coscienza di europei e di cittadini del mondo.
Harrie Salman (1953), filosofo della cultura e sociologo olandese, esperto di storia dell’Europa, insegna presso l’Università di Leida e l’Istituto di Studi Sociali a L’Aia, in Olanda, ed è stato professore all’Università di Praga. Profondo conoscitore dei paesi dell’Europa orientale, parla bulgaro, croato, ceco, russo e serbo, oltre a sette lingue dell’Europa occidentale. Ha tenuto lezioni, seminari e laboratori in tutto il mondo.
Autore di nove libri sulla cultura europea, fra cui The Healing of Europe: the Awakening of European Self-Consciousness, Searching for the Invisible City: a Spiritual Biography of Russia e The Rising of the Inner Sun: Rudolf Steiner and Modern Spirituality .
La conferenza si terrà:
Sabato 11/Marzo/2017 alle ore 17:00
a Roma – Via Acciaioli,4 Sala dei Fiorentini
Contributo libero all’ingresso
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