La nostra vita si basa sullo scambio continuo di informazioni tra noi e il
mondo. Mondo in quanto attività creativa e organica, dunque vivente.
Noi siamo creature di questo luogo eppure vi viviamo con un senso di
estraneità, di distacco, di supremazia: ci appartiene, ma non ne facciamo parte.
E questa relazione che manca di reciprocità ci fa sperimentare il vuoto, con
stati di depressione di vario grado alternati a momenti di euforia arbitraria; con
l’impazienza che sfocia nella misantropia; con l’esaurimento fisico anticamera
dell’apatia. Tutti soffriamo di frammentazione, specializzazione e di assenza
di bellezza.
Come possiamo rivitalizzare questo legame tra noi e le « cose del mondo»?
Come possiamo ritrovare quel tipo di dialogo con il mondo nel quale si ritrova
noi stessi? Come ritrovare finalmente l’ unità e esperire l’appartenenza?
Vi invito a lavorare insieme per intravedere delle strade possibili, per uscire
dall’egocentrismo che ci isola e dal materialismo che ci svilisce.
E’ un invito ad accedere al mondo attraverso l’anima per ritrovare la sua forza
risanante. Portate con voi la vostra vena poetica, la vostra capacità
immaginativa, la voglia di ritrovarvi gioiosamente nel coro.
Il lavoro di esplorazione sarà sostenuto da attività artistiche.
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